Parole incise

 15,00

Autore: Diletta Toniolo

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Il libro racchiude delle poesie che ho composto nel 2021. I temi che affronto sono l’amore, le sfide da affrontare per raggiungere i propri sogni e la rilettura di alcuni miti. La mia poesia è viva e credo si senta in ogni verso, ma i lettori lo sapranno dire meglio di me.

Ogni brano racconta un pensiero, una storia, una persona a volte esistente, a volte no, a volte solo intravista. Un aspetto fondamentale della mia scrittura è l’utilizzo di frasi brevi e semplici e non è un caso, è una precisa scelta di metodo che si fonda sulla convinzione che la poesia sia universale.

Spesso mi avvalgo dell’utilizzo di immagini forti e vivide prese dalla natura, che amo molto e dal mito. Il mito e il fantasy sono mondi alternativi nei quali esplorare tutte le gradazioni dell’animo umano.

Questa opera nasce dalla solitudine che ho vissuto durante la pandemia perché ho rispettato le regole. Tutto ciò ha reso importante esprimere quello che provavo in quel momento, fosse un flirt, una gita o un amore solo sognato. Inoltre mi sono resa conto che dentro di me c’era molta più forza di quello che pensavo e che il modo in cui affrontare i problemi della vita – che fossero con degli uomini – o sul lavoro dipende esclusivamente da noi. Siamo noi la chiave che può aprire tutte le porte e siamo noi la luce che illumina il cammino. Nella maggior parte dei casi. E non c’è nulla di male se capita il momento di nervosismo o di tristezza… capitano a tutti, alcuni lo ammettono altri no. Ed è più sano dirlo.

Ci sono io dentro questo libro. Ci sono il mio amore per la musica, per le feste, per la letteratura, per la Marvel e quindi terminata la lettura conoscerete un po’ meglio anche me. Sarà come un viaggio autorizzato nel labirinto della mia anima dove vi prendo per mano e vi invito a perdervi.

Perché la poesia è perdersi.

E la poetessa compie uno sforzo per astrarre da sé stessa e farsi portavoce di un’emozione profonda che tutti sentono o hanno sentito almeno una volta nella loro vita. È come un equilibrista sempre sospeso nel vuoto che ad ogni passo rischia la vita, ma non può farne a meno perché il suo obiettivo è fare lo spettacolo e suscitare la meraviglia.

 

 

Diletta Toniolo

Sono sempre stata una lettrice appassionata e una scrittrice: ricordo che a 9 anni mi sono fatta regalare dai miei genitori un taccuino nero su cui annotare i miei pensieri. Ho iniziato a leggere voracemente presto, già a 5 anni e ricordo che rubavo i libri “da grandi” nella biblioteca in salotto. I miei preferiti erano i gialli di Elizabeth George, ma ho finito anche Agatha Christie e Ken Follett. Ricordo che il primo libro che ho letto in assoluto è stato l’Isola del Tesoro di Robert Louis Stevenson in un’edizione illustrata con tutte le figure che mostravano i nomi dei veri pirati da cui era stato tratto il libro.

Poi sono arrivati Cime tempestose, Jane Eyre e Il giovane Holden.

Crescendo ero solita scrivere dei brani per dichiarare il mio affetto ai miei genitori al compleanno. Durante l’adolescenza ho scritto molte poesie, ma mi vergognavo un po’ quindi facevo leggere solo ad un amico fidato i miei versi.

Nonostante il mio amore per la letteratura, la razionalità mi ha portato a scegliere la facoltà di giurisprudenza. Forse l’aspetto che più mi attraeva del diritto era proprio la sua certezza, in contrapposizione allo sconfinato mondo della letteratura che – essendo uno specchio perfetto della complessità dell’animo umano – era tutto e il suo contrario. All’università, complice il grande impegno richiesto dal mio indirizzo, ho smesso di scrivere. O meglio, scrivevo piccoli brani per i compleanni dei miei fidanzati, oppure quando succedeva qualcosa che mi colpiva.

Ho fatto una tesi di ricerca e in quel periodo mi sono accorta che mi piaceva scrivere. E questa mia passione è stata ricambiata dal voto. Diciamo che è stato l’inizio della mia ri-scoperta dell’amore per la scrittura perché poi, durante la pandemia ho aperto un blog parole incise.blogspot.com, che inaspettatamente ha riscosso un certo numero di visualizzazioni e ne traevo grande soddisfazione perché spesso i lettori postavano contenuti simili su Instagram. Avere un eco mi ha sicuramente spronato a fare di più, a scrivere meglio a cercare una casa editrice ed eccoci.