Poema del mare e dei sassi e versi cantabrici

 11,50

Autore:
Vincenzo Crosio

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Poema del mare e dei sassi e versi cantabrici è una raccolta di poesie nata dall’incontro con il mare, delle sue spiagge e dei suoi sassi, nei porti del mediterraneo e soprattutto nei porti dei mari del Sud. Cilento, Calabria, mari del Nord, Spagna e sud America sono in qualche modo le sacre sponde ove l’autore s’immerse e si immerge poeticamente parlando, quasi come risacca sonora. In un vasto girovagare l’ambiente marino (il pelago salso mare di omerica memoria)  l’autore, novello Ulisse, ricorda le sue memorie e di quanti furono migranti nelle rotte del Sud Italia, del Sud America e del mediterraneo. Con visione quasi profetica il novello Ulisse immagina canti andalusi , gitani e poemi come memoria della sua patria elettiva, il mare, e come memoria dei suoi antichi avi. Come canto delle Sirene.

«Nel porto qui dell’immenso golfo e la marina battuta
dall’onde i pescherecci arrivano dall’aperto mare
mare ampio gonfio di acqua e di pesci, lampare
e coste frastagliate e lunghe a volte solitarie
col faro che sovrasta la collina i villaggi fin sopra

le montagne con le mucche al pascolo al notturno
pelago abituate sopra la terrazza in fiore che guarda
oltre l’inferriata di pietre vulcaniche abbrunite
sopra le nuvole dell’alto cielo fino al mare sopra
il tragitto di calcare cosparso in ampi spazi di gelsomini
odorosi di magnolie verdi di campanule profumate»

(dal ‘Poema del mare e dei sassi’)

 

Vincenzo Crosio

Nato a Napoli il 2/2/ 1950 si laurea in Storia contemporanea, specializzato in Storia dell’Arte e della Conoscenza alla Federico II di Napoli con stages di Formazione alla Sorbona di Parigi presso la scuola di Alti studi, in particolare con Tesi sulla epistemologia semantica. Partecipa al movimento politico e culturale Maodada a Bologna, Napoli e Milano. Scrive su Tam Tam, A/traverso, dirige Ordine Sparso, e la Collana di racconti per Synergon di Bologna, nella redazione di Napoli. Per Synergon scrive racconti e saggi, tra cui La città narrata, Sopravvivere allo sviluppo-poesia rap e comunicazione. Pubblica il Ferlinghetti bar, Lo strano caso di Thomas De Quincey, Guardando le luci che scorrono come in quadro di Hopper, Poems songs blues and ballads, Così celesti i fiori nel vuoto, Il Koan del ramo spezzato, Storia e civiltà dei Campi flegrei e della Campania antic, Idilli-bozzetti per una cartografia semantica del nuovo mondo, Storia di Eleonora de Esneider. Con Mascia Marini, Vera d’Atri, Erri de Luca ed Habib Tiwoni ha fatto parte del coordinamento nazionale ed internazionale di Poets againt the war. Ha scritto saggi di antropologia ed epistemologia semantica su Scienze e ricerche. È stato rettore del seminario teologico-politico di Fudenji, tempio Zen di Salsomaggiore Terme, scrive Lettere filosofiche con lo pseudonimo di Ralph Salomon Raucenberg sulla rivista «Kairos» che ha in pubblicazione insieme con Le massime stoiche di Julius Cabral. Ha in ultimazione e revisione il poema epico in 32 canti “L’oceano capovolto”.